La macina del mulino

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Titolo

La macina del mulino

Descrizione

Base dell’alimentazione umana i cerali richiedono, prima del consumo, tutta una serie di operazioni per separare, nel chicco la parte commestibile dagli involucri che la rivestono; il primo passaggio consiste nella tosatura e frammentazione grossolana dei chicchi. A questa segue la macinazione, un processo che riduce i chicchi a farina tramite sfregamento di due pietre: una sottostante fissa, il levigatoio, e una superiore mobile, il macinello. Levigtoio e macinello insieme formano la macina. Dal Neolitico in poi presso tutte le culture si riscontrano esempi di macine, più o meno rudimentali, costituite appunto da due pietre sfregate manualmente. Si tratta di un sistema che permette di lavorare solo piccole quantità di cereali alla volta, e che impone all’operatore frequenti interruzioni per rifornire la macina. Già in età preromana si diffuse la macina rotatoria manuale, nella quale macinello e levigatoio, sono collegati tramite un perno metallico; una grande svolta si ebbe con l’applicazione al levigatoio di un ingranaggio che poteva esere azionato alla forza motrice dell’acqua, come nel mulino idraulico di Cimolais dove una canalizzazione (ruoia) convogliava l’acqua fino alla ruota (di legno). Sull’albero, all’estremità opposta della ruota troviamo il lubecchio, ingranaggio circolare che, tramite un asse rotante verticale, muove la macina.

Fonte

Sentiero dei mulini di Cimolais

Data

1850-1950

Relazione

handsinstone

Citazione

Rita Bressa, “La macina del mulino ,” Patrimonio - Museo Dolom.it, accessed April 25, 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/4073.

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