Favà

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Titolo

Favà

Descrizione

Spesso nelle vicinanze delle "viles" nella Val Badia ci sono ancora impalcature di legno con un'altezza da sette a otto metri per essiccare le fave, “faus”, ed occasionalmente il fieno. Appendere le favette a fine estate sull’arpa, “favá”, ha il vantaggio che non toccano il suolo e quindi si seccavano più velocemente, così da poter essere trebbiate e poi macinate. I “favas” sono testimonianze della coltivazione molti diffusa nel territorio ladino di questo tipo di legume specialmente fino a quando la coltivazione della patata, più redditizia e praticabile ad alte quote, la soppiantò in parte.
Una curiosità….. „sté al favá“, modo di dire usato in Val Badia, significa fare la verticale
Oft in der Nähe der „Viles“ im Gadertal stehen heute noch Holzgitterwerke mit einer Höhe von sieben bis acht Metern. Der „favá“, heute nur mehr aus touristischen Zwecken verwendet, diente einst zum Trocknen der „faus“, der Ackerbohnen, seltener des Heus. Das Aufhängen der gebündelten Ackerbohnen, naturgemäß im Spätsommer, bringt den Vorteil mit sich, dass diese den Boden nicht berühren und so effektiver und vor allem schneller trockenen, um später gedroschen und anschließend gemahlen zu werden. Die "Favas" beweisen einen verbreiteten Anbau dieser Hülsenfrüchtenart, insbesondere bis der Kartoffelanbau zunahm.
Wusstest Du, dass… „sté al favá“, ladinische Redewengung, bedeutet einen Kopfstand machen.

Autore

Doris Rubatscher, Museum Ladin Ciastel de Tor

Fonte

Foto: Favá a Lungiagü, Coleziun Hans Pescoller
Favá da Sompunt, Coleziun Franz Vittur

Citazione

Doris Rubatscher, Museum Ladin Ciastel de Tor, “Favà,” Patrimonio - Museo Dolom.it, ultimo accesso il: 16 maggio 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/5720.

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