L'acqua non c'era
L’acqua non c’era ancora. Una domenica pomeriggio, l’anno scorso, ero andato a controllare: Lì, fra i pini della Valle di Rudo vicino a Fodara Masaronn, c’era prevelentemente muschio, ma ancora nessuna acqua.
Due giorni più tardi, mentre mi stavo occupando delle piante davanti all’entrata del Centro visite, una signora mi raccontò, che era appena stata a vedere l’ #EgaDeSanVí, che scorreva ricca ed impressionante. Non ci credevo! Ero stato là due giorni prima e le sorgenti erano ancora tutte asciutte! Finito di lavorare sono ritornato a guardare. E già mentre mi stavo avvicinado, sentivo il rumore del ruscello…
La storia di questo torrente, che ogni anno a metà giugno, attorno alla festa di San Vito (da questo il nome „Ega de San Ví“ = Acqua di San Vito) da un giorno all’altro comincia a scorrere, è solo uno dei tanti misteri che potete scoprire sul Tru Dal'Ega, il sentiero dell’acqua, a SanVigilio di Marebbe.
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Es floß noch kein Wasser. An einem Sonntagnachmittag, letztes Jahr, war ich extra hingegangen, um nachzusehen: Dort, im Föhrenwald des Rautals in der Nähe von Fodara Masaronn, gab es hauptsächlich Moos, aber noch kein Wasser.
Zwei Tage später, als ich mich um die Pflanzen vor dem Eingang des Naturparkhauses kümmerte, erzählte mir eine Dame, dass sie gerade von einem Spaziergang zurückkam und vom vielen Wasser der Quellen #EgaDeSanVì so beeindruckt war.
Ich konnte es nicht glauben! Ich war zwei Tage vorher dort und die Quellen waren da alle noch ganz trocken! Als ich mit der Arbeit fertig war, ging ich wieder hin. Und schon als ich mich den Quellen näherte, konnte ich das Tosen des Wassers hören ...
Die Geschichte dieses Baches, der jedes Jahr Mitte Juni - um das Fest von Sankt Veit herum (daher der Name "Ega de San Ví" = Wasser von St. Veit) von einem Tag auf den nächsten zu fließen beginnt, ist nur eines von vielen Rätseln, die Sie auf dem Lehrweg Tru Dal'Ega, dem Wasserweg, in St. Vigil in Enneberg entdecken können!
#DolomitesMuseum #WalkingTales #Storieapiedi #GeschichtenZuFuss #TruDalEga #ValleDiRudo #Rautal #FanesSenesBraies
Naturparks Südtirol / Parchi naturali Alto Adige Naturpark Fanes Sennes Prags / Parco naturale Fanes Senes Braies Museo Dolom.it Dolomites UNESCO San Vigilio/San Martin - Dolomites
Matteo Rubatscher
Parchi naturali Alto Adige Naturpark Fanes Sennes Prags
Neve mista ad acqua
'na sbròtega (basso Feltrino) <br />egua e néo (fraz. Piei) <br />la vien du mista (Falcade) <br />slafa (Zoldo/Zoppè) <br />l mesceida (Val di Fassa) <br /><br /><a href="https://museodolom.it/museo/collection/335">back to "Il Glossario della Neve"</a>
Acqua nel ghiaccio
Suono registrato da Stefania Zardini Lacedelli nei pressi di Passo Giau.
Fontana senza pressione al Rifugio Settimo Alpini
Fontana senza pressione
L'audio è stato registrato da Fabrizio De Bon.
Strumentazione: Zoom H4N, Olympus LS-11
Fabrizio De Bon
Water
Water
Dolomixer è un paesaggio sonoro collettivo, che si comporrà di tutti i suoni che raccontano le vostre Dolomiti!
Da sempre l'acqua è stata fonte di vita e forza rinnovatrice, adattandosi agli enormi cambiamenti morfologici che hanno portato le Dolomiti a mostrarsi in tutta la loro bellezza come le vediamo oggi. L'uomo, insediandosi in questi luoghi ha rischiato molte volte di deturpare il delicato equilibrio che lega l'acqua alla montagna: e se la forza rinnovatrice, diventasse improvvisamente forza distruttrice?
Gloria Dal Magro, Daniela Bonenti
Il mulin dal Flec ad Illegio funziona ancora come una volta
Salendo lungo la via dei Mulini ad Illegio, frazione del comune di Tolmezzo, si viene accompagnati dal suono dell’acqua che scorre nella roggia. Ma l’emozione più grande si prova quando si raggiunge il Mulin dal Flec, un secentesco mulino ad acqua ancora perfettamente funzionante e in attività. La visita al mulino permette di comprendere come si svolgeva la vita nella civiltà agricola preindustriale, quali erano i ritmi, i tempi giornalieri e le fonti indispensabili ad un’economia familiare, sostanzialmente autosufficiente. Se non è impegnato nei lavori in campagna, a macinare c’è il signor Firmino, proprietario del mulino, sempre disponibile a raccontare, con tanta pazienza e amore per la tradizione, la storia del mulino e spiegarne il funzionamento.
Rete Museale CarniaMusei - Mulin dal Flec
https://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=476
Differentimes - ai miei tempi - i tempi del cibo
La noria
Certamente la pendenza può essere un ostacolo, ma anche un'opportunità! E gli uomini hanno sempre saputo ingegnarsi per superare gli ostacoli che il territorio poteva porre loro.
Questa strana e monumentale questa ruota idraulica che appare improvvisamente nel giardino del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina ne è un chiaro esempio!
Si tratta della noria, il più antico dispositivo meccanico impiegato per l’irrigazione e azionato dall’acqua e non dalla forza animale o umana.
A cosa serviva? Consentiva l’irrigazione dei prati posti a monte del villaggio. L’imponente struttura è costituita da due ruote imperniate su un unico asse: la ruota maggiore sostiene le pale che mettono in movimento l’intera struttura, investite dall’acqua proveniente da un canale di derivazione del torrente (in questo caso il Noce, poiché la nostra noria arriva da Mestriago, in val di Sole). Mentre la ruota minore si caratterizza per delle coppe metalliche che raccolgono l’acqua dal canale, la sollevano e la rovesciano in una vasca di legno, posta a circa tre metri d’altezza, comunicante con il condotto d’irrigazione che quindi andava ad alimentare i campi posti più in quota.
Alcuni studiosi ritengono che il meccanismo alla base della noria sia stato sviluppato in India nel corso del V o del IV secolo a.C. e in seguito introdotto nelle regioni vicine, sia a oriente che a occidente. Vitruvio ritiene che la noria si sia diffusa nella romanità occidentale nel corso del I secolo a.C.. Nel corso del medioevo e delle età successive, norie di dimensioni anche considerevoli sono attestate in diverse regioni d’Europa.
<a href="https://www.museosanmichele.it/">Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina</a>
"MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA. NUOVA GUIDA ILLUSTRATA" a cura di Giovanni KEZICH, Eriberto EULISSE, Antonella MOTT
2020-03-08
Inclinedliving
Italiano
Still Image
Inclinedliving_052, Inclinedliving_053, Inclinedliving_054
Mestriago
38020 TN
ACQUA FORZA MOTRICE
L’uomo utilizza da secoli l’acqua come forza motrice; mulini, fucine e segherie idrauliche hanno sfruttato i salti d'acqua, quelli naturali oppure quelli artificiali realizzati con rogge e derivazioni, costruendo sugli argini dei torrenti di montagna le prime fabbriche, come la Faria di Pesariis.
La forza dell’acqua metteva in moto, tramite grandi ruote idrauliche, alberi motore verticali che grazie ad apposite trasmissioni trasferivano il movimento ad alberi orizzontali disposti a ogni piano, e di qui infine con l'ausilio di pulegge e di cinghie fino alle diverse macchine operatrici. Alle soglie del Novecento l'introduzione dell'energia elettrica consentì di svincolare gli stabilimenti dalla vicinanza ai corsi d'acqua, ma la Faria di Pesariis è rimasta lì vicino al rio Possal fino ad oggi.
Museo dell'Orologeria di Pesariis
Differentimes - l tempo e i modi per misurarlo
Idraulico
Uomo al lavoro in una sala macchine
MIM - Mario Uliana
1970
Sara Dalla Corte, Paolo Cibien
Cartaceo
Fotografia
MIM_1970_BN_0037
Svizzera
AUDIO UCCELLINI E PIAVE
Giosuè Tibolla
10/05/2019
Marco Costa, Nikola Malic, Eleonora Menegaz, Andrea Pellegrinet, Luca Triolo