Il carnevale di Grauno
Dublin Core
Titolo
Il carnevale di Grauno
Descrizione
I preparativi dello storico Carnevale di Grauno, paesino che si trova nell'alta valle di Cembra in Trentino, hanno inizio già alla mezzanotte dell'Epifania: i coscritti dell'annata (ragazzi che raggiungono la maggiore età) tagliano alcuni fusti di pino dal bosco, li trascinano in paese e li legano alle fontane. I neomaggiorenni dovrebbero essere gli organizzatori del Carnevale, ma non sempre la situazione demografica ha favorito questa situazione, per cui il gruppo si estende a altri abitanti del paese. La fase centrale del Carnevale inizia il sabato grasso, quando un folto gruppo di persone sale sul monte per abbattere un maestoso pino, scelto un tempo dal 'saltàr'e oggi dal 'guardia'. L’albero viene trasportato intero e sfrondato in prossimità del paese dove rimane fino al martedì grasso, il giorno centrale dei festeggiamenti.
Il martedì infatti il pino viene trascinato in piazza con catene e funi, sempre con l’accompagnamento di musica e canti. Tra i momenti più attesi della giornata, vi è quello in cui viene inscenata la 'comèdia', preparata in gran segretezza nei giorni precedenti. Il pubblico si sistema un po'dovunque in una piazzetta del paese. Il protagonista è l’ultimo abitante del paese ad essersi sposato che conclude la scenetta con il battesimo del pino, fatto con un ramoscello di pino intinto nel vino.
Il trascinamento dell’albero riprende dunque alla volta della 'busa sul Dòs del carnevàl', una grande buca allestita per ospitare il pino, che quindi viene innalzato con grande sforzo e coordinazione da parte di quattro gruppi di uomini. Dopo il pranzo inizia l’allestimento dell’albero con sacchi colmi di paglia e bancali di legno, caricati da giovani che si arrampicano con imbraghi e moschettoni per fissare tutto al tronco.
Sotto il controllo dei vigili del fuoco, con una folla che aumenta notevolmente, quando si fa buio, l’ultima sposa del paese da fuoco alla paglia ammassata ai piedi del pino e in pochi attimi si eleva un altissimo rogo, il vero simbolo del carnevale di Grauno. La gente assiste fino al ridimensionamento completo del fuoco e poi la festa continua tra musica e balli.
Il martedì infatti il pino viene trascinato in piazza con catene e funi, sempre con l’accompagnamento di musica e canti. Tra i momenti più attesi della giornata, vi è quello in cui viene inscenata la 'comèdia', preparata in gran segretezza nei giorni precedenti. Il pubblico si sistema un po'dovunque in una piazzetta del paese. Il protagonista è l’ultimo abitante del paese ad essersi sposato che conclude la scenetta con il battesimo del pino, fatto con un ramoscello di pino intinto nel vino.
Il trascinamento dell’albero riprende dunque alla volta della 'busa sul Dòs del carnevàl', una grande buca allestita per ospitare il pino, che quindi viene innalzato con grande sforzo e coordinazione da parte di quattro gruppi di uomini. Dopo il pranzo inizia l’allestimento dell’albero con sacchi colmi di paglia e bancali di legno, caricati da giovani che si arrampicano con imbraghi e moschettoni per fissare tutto al tronco.
Sotto il controllo dei vigili del fuoco, con una folla che aumenta notevolmente, quando si fa buio, l’ultima sposa del paese da fuoco alla paglia ammassata ai piedi del pino e in pochi attimi si eleva un altissimo rogo, il vero simbolo del carnevale di Grauno. La gente assiste fino al ridimensionamento completo del fuoco e poi la festa continua tra musica e balli.
Fonte
"MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA. NUOVA GUIDA ILLUSTRATA" a cura di Giovanni KEZICH, Eriberto EULISSE, Antonella MOTT
Relazione
Per approfondimenti sulle mascherate tradizionali consultate il sito www.carnivalkingofeurope.it
Citazione
Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, “Il carnevale di Grauno,” Patrimonio - Museo Dolom.it, accessed November 21, 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/4143.