Le mascherate
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Titolo
Le mascherate
Descrizione
Oggi ha ufficialmente inizio #DolomitesMuseum: 7 hashtag per 7 settimane racconteranno il patrimonio UNESCO.
Ecco a voi, quindi, il primo hashtag #mountainrites, che apre questo racconto diffuso! La popolazione dolomitica ha un profondo legame con forme rituali che accomunano tutte le vallate. Dalle leggende ai canti, dai racconti ai proverbi, dalle ricette tradizionali alle mascherate tipiche del periodo invernale, che vedono nel Carnevale il momento del risveglio della natura!
Noi del #museobruseschi vi raccontiamo come si andava in màscar (in maschera) un tempo.
Nella maggior parte dei casi erano gli uomini a travestirsi con vestiti fuorimoda velandosi la faccia con fazzoletti oppure 'si infrosegnavin la musa cul cjalìn'si sporcavano la faccia con la fuliggine. Molti si travestivano da donna oppure sfruttavano a scopo di riso le deformità e le anomalie fisiche.
Nelle mascherate degli ultimi giorni, quelle più organizzate, c'era la divisione in due schieramenti: 'a bièl e a brut'(belli e brutti). I primi vestiti di bianco e ornamenti colorati, i secondi vestiti di stracci scuri per incutere paura e timore. Questa distinzione simboleggiava il bene contro il male, il celestiale contro l'infernale.
Nella foto qui sotto una maschera realizzata dai bambini durante il laboratorio di carnevale l'anno scorso presso il nostro museo
#valpesarina Museo Dolom.it
Ecco a voi, quindi, il primo hashtag #mountainrites, che apre questo racconto diffuso! La popolazione dolomitica ha un profondo legame con forme rituali che accomunano tutte le vallate. Dalle leggende ai canti, dai racconti ai proverbi, dalle ricette tradizionali alle mascherate tipiche del periodo invernale, che vedono nel Carnevale il momento del risveglio della natura!
Noi del #museobruseschi vi raccontiamo come si andava in màscar (in maschera) un tempo.
Nella maggior parte dei casi erano gli uomini a travestirsi con vestiti fuorimoda velandosi la faccia con fazzoletti oppure 'si infrosegnavin la musa cul cjalìn'si sporcavano la faccia con la fuliggine. Molti si travestivano da donna oppure sfruttavano a scopo di riso le deformità e le anomalie fisiche.
Nelle mascherate degli ultimi giorni, quelle più organizzate, c'era la divisione in due schieramenti: 'a bièl e a brut'(belli e brutti). I primi vestiti di bianco e ornamenti colorati, i secondi vestiti di stracci scuri per incutere paura e timore. Questa distinzione simboleggiava il bene contro il male, il celestiale contro l'infernale.
Nella foto qui sotto una maschera realizzata dai bambini durante il laboratorio di carnevale l'anno scorso presso il nostro museo
#valpesarina Museo Dolom.it
Autore
Museo Bruseschi
Fonte
https://www.facebook.com/museobruseschi/posts/2923013437747184
Editore
Facebook
Data
2020-03-01
Gestione dei diritti
Qualità scadente
Relazione
Mountainrites
Lingua
Italiano
Copertura
Museo Etnografico Casa Bruseschi frazione Pesariis 37 33020 Pesariis UD
Collezione
Citazione
Museo Bruseschi, “Le mascherate,” Patrimonio - Museo Dolom.it, ultimo accesso il: 21 dicembre 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/3742.