Il tempo si è fermato
Dublin Core
Titolo
Il tempo si è fermato
Descrizione
Museo Dolom.it
Dolomites Museum
#differentimes
A Canale d'Agordo il tempo si è fermato.
Si è fermato da qualche settimana, a causa dell'Emergenza mondiale Coronavirus.
Ma si è fermato anche da qualche decennio o forse più, perché l'aria che si respira in questo straordinario paesino della montagna alto-bellunese è sempre la stessa, la gente di Canale d'Agordo è riuscita a mantenere intatta la sua semplicità d'animo nel corso del tempo.
Ecco perché in molti, ammiratori e discepoli, ma non solo da ogni parte del mondo conservano immutato il ricordo di Papa Luciani nel corso del tempo.
Sono trascorsi oramai 42 anni (era il 1978) dall'elezione a Papa di Albino Luciani, che nacque il 17 ottobre 1912 da una famiglia povera in quel che una volta si chiamava Forno di Canale. Tempi diversi, quelli della Canale di fine Ottocento- inizio Novecento: si viveva con quel poco che la terra produceva, molti erano costretti ad emigrare per sfamare le loro famiglie. Ciò non toglie che fosse possibile crescere bene, con dei valori ed una buona istruzione, perché la Valle del Biois si distingueva per cultura e scuole.
In questo periodo storico attuale, così insolito ma che rimarrà indelebile nelle nostre menti, sono in molti a scriverci chiedendo immagini sacre e reliquie di Papa Luciani, che aiutino ad alleviare le sofferenze di questo nemico invisibile, il Covid-19. Se già prima erano in diversi i pellegrini devoti all'umile Albino, ora più che mai c'è un ritorno alle origini, un interesse a riscoprire la semplicità che proprio lui ci ha insegnato. La semplicità che però stupisce sempre e che ci permette di superare i momenti difficili.
Anche questo momento passerà ma la storia di Papa Luciani e di questo paesino incastonato nella Valle del Biois, non passeranno e avranno sempre qualcosa di affascinante che attirerà anche coloro che si trovano più lontano, dal Nord America al Brasile, dal Cantone Svizzero alla Germania, dal Belgio al Lussemburgo.
Dedichiamo un pensiero speciale alle nostre famiglie all'estero, un pensiero in grado di attraversare lo spazio ed il tempo, fiduciosi che le nostre radici e i nostri affetti ci permetteranno di superare anche questa difficoltà!
Nelle immagini:
1) La Piazza della Pieve di Canale d'Agordo negli anni Venti del Novecento. Al centro l'imponente canonica settecentesca, abbattuta nel 1972;
2) la Villa Zannini, imponente edificio che si affacciava sulla piazza centrale di Canale d'Agordo, con giardini e passeggio coperto annesso, che copriva un'area di 5.000mq fino al 1979, anno in cui fu abbattuta;
3)Giovanni Luciani, padre del futuro papa Giovanni Paolo I, ritratto durante il periodo in cui era emigrante.
Dolomites Museum
#differentimes
A Canale d'Agordo il tempo si è fermato.
Si è fermato da qualche settimana, a causa dell'Emergenza mondiale Coronavirus.
Ma si è fermato anche da qualche decennio o forse più, perché l'aria che si respira in questo straordinario paesino della montagna alto-bellunese è sempre la stessa, la gente di Canale d'Agordo è riuscita a mantenere intatta la sua semplicità d'animo nel corso del tempo.
Ecco perché in molti, ammiratori e discepoli, ma non solo da ogni parte del mondo conservano immutato il ricordo di Papa Luciani nel corso del tempo.
Sono trascorsi oramai 42 anni (era il 1978) dall'elezione a Papa di Albino Luciani, che nacque il 17 ottobre 1912 da una famiglia povera in quel che una volta si chiamava Forno di Canale. Tempi diversi, quelli della Canale di fine Ottocento- inizio Novecento: si viveva con quel poco che la terra produceva, molti erano costretti ad emigrare per sfamare le loro famiglie. Ciò non toglie che fosse possibile crescere bene, con dei valori ed una buona istruzione, perché la Valle del Biois si distingueva per cultura e scuole.
In questo periodo storico attuale, così insolito ma che rimarrà indelebile nelle nostre menti, sono in molti a scriverci chiedendo immagini sacre e reliquie di Papa Luciani, che aiutino ad alleviare le sofferenze di questo nemico invisibile, il Covid-19. Se già prima erano in diversi i pellegrini devoti all'umile Albino, ora più che mai c'è un ritorno alle origini, un interesse a riscoprire la semplicità che proprio lui ci ha insegnato. La semplicità che però stupisce sempre e che ci permette di superare i momenti difficili.
Anche questo momento passerà ma la storia di Papa Luciani e di questo paesino incastonato nella Valle del Biois, non passeranno e avranno sempre qualcosa di affascinante che attirerà anche coloro che si trovano più lontano, dal Nord America al Brasile, dal Cantone Svizzero alla Germania, dal Belgio al Lussemburgo.
Dedichiamo un pensiero speciale alle nostre famiglie all'estero, un pensiero in grado di attraversare lo spazio ed il tempo, fiduciosi che le nostre radici e i nostri affetti ci permetteranno di superare anche questa difficoltà!
Nelle immagini:
1) La Piazza della Pieve di Canale d'Agordo negli anni Venti del Novecento. Al centro l'imponente canonica settecentesca, abbattuta nel 1972;
2) la Villa Zannini, imponente edificio che si affacciava sulla piazza centrale di Canale d'Agordo, con giardini e passeggio coperto annesso, che copriva un'area di 5.000mq fino al 1979, anno in cui fu abbattuta;
3)Giovanni Luciani, padre del futuro papa Giovanni Paolo I, ritratto durante il periodo in cui era emigrante.
Autore
Museo Albino Luciani MUSAL
Fonte
https://www.facebook.com/AlbinoLucianiMUSAL/posts/1586330948189354
Editore
Facebook
Data
2020-04-05
Relazione
Differentimes
Lingua
Italiano
Tipo
Still Image
Copertura
Canale d'Agordo 32020 BL
Collezione
Citazione
Museo Albino Luciani MUSAL, “Il tempo si è fermato,” Patrimonio - Museo Dolom.it, ultimo accesso il: 21 dicembre 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/3886.