La noria
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Titolo
La noria
Descrizione
Certamente la pendenza può essere un ostacolo, ma anche un'opportunità! E gli uomini hanno sempre saputo ingegnarsi per superare gli ostacoli che il territorio poteva porre loro.
Questa strana e monumentale questa ruota idraulica che appare improvvisamente nel giardino del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina ne è un chiaro esempio!
Si tratta della noria, il più antico dispositivo meccanico impiegato per l’irrigazione e azionato dall’acqua e non dalla forza animale o umana.
A cosa serviva? Consentiva l’irrigazione dei prati posti a monte del villaggio. L’imponente struttura è costituita da due ruote imperniate su un unico asse: la ruota maggiore sostiene le pale che mettono in movimento l’intera struttura, investite dall’acqua proveniente da un canale di derivazione del torrente (in questo caso il Noce, poiché la nostra noria arriva da Mestriago, in val di Sole). Mentre la ruota minore si caratterizza per delle coppe metalliche che raccolgono l’acqua dal canale, la sollevano e la rovesciano in una vasca di legno, posta a circa tre metri d’altezza, comunicante con il condotto d’irrigazione che quindi andava ad alimentare i campi posti più in quota.
Alcuni studiosi ritengono che il meccanismo alla base della noria sia stato sviluppato in India nel corso del V o del IV secolo a.C. e in seguito introdotto nelle regioni vicine, sia a oriente che a occidente. Vitruvio ritiene che la noria si sia diffusa nella romanità occidentale nel corso del I secolo a.C.. Nel corso del medioevo e delle età successive, norie di dimensioni anche considerevoli sono attestate in diverse regioni d’Europa.
Questa strana e monumentale questa ruota idraulica che appare improvvisamente nel giardino del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina ne è un chiaro esempio!
Si tratta della noria, il più antico dispositivo meccanico impiegato per l’irrigazione e azionato dall’acqua e non dalla forza animale o umana.
A cosa serviva? Consentiva l’irrigazione dei prati posti a monte del villaggio. L’imponente struttura è costituita da due ruote imperniate su un unico asse: la ruota maggiore sostiene le pale che mettono in movimento l’intera struttura, investite dall’acqua proveniente da un canale di derivazione del torrente (in questo caso il Noce, poiché la nostra noria arriva da Mestriago, in val di Sole). Mentre la ruota minore si caratterizza per delle coppe metalliche che raccolgono l’acqua dal canale, la sollevano e la rovesciano in una vasca di legno, posta a circa tre metri d’altezza, comunicante con il condotto d’irrigazione che quindi andava ad alimentare i campi posti più in quota.
Alcuni studiosi ritengono che il meccanismo alla base della noria sia stato sviluppato in India nel corso del V o del IV secolo a.C. e in seguito introdotto nelle regioni vicine, sia a oriente che a occidente. Vitruvio ritiene che la noria si sia diffusa nella romanità occidentale nel corso del I secolo a.C.. Nel corso del medioevo e delle età successive, norie di dimensioni anche considerevoli sono attestate in diverse regioni d’Europa.
Fonte
"MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA. NUOVA GUIDA ILLUSTRATA" a cura di Giovanni KEZICH, Eriberto EULISSE, Antonella MOTT
Data
2020-03-08
Relazione
Inclinedliving
Lingua
Italiano
Tipo
Still Image
Copertura
Mestriago
38020 TN
38020 TN
Citazione
Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, “La noria,” Patrimonio - Museo Dolom.it, accessed November 15, 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/4183.