“BOSCHI BANDITI” O “BOSCHI DI SAN MARCO”. Siti di interesse storico e grande pregio naturalistico.

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Titolo

“BOSCHI BANDITI” O “BOSCHI DI SAN MARCO”. Siti di interesse storico e grande pregio naturalistico.

Descrizione

Ancora oggi nei nostri boschi si trovano cippi con la sigla CX.

Ci riportano indietro a quando, nel 1580, su incarico del Consiglio dei Dieci – il governo della Serenissima Repubblica di Venezia – vennero banditi e delimitati 47 boschi situati nelle varie vallate della Carnia, garantendo alla Repubblica il legname necessario alla costruzione delle sue imbarcazioni.

«Haver legni d'ogni sorte per uso et bisogno della Casa dell'Arsenal et specialmente per remi, arborí da gabía, antenna et altre sorti di legnami, tanto necessarí quanto ognun puol considerare»

Oggi 38 di questi boschi sono stati riacquistati da alcuni Comuni della Carnia sono gestiti dal Consorzio Boschi Carnici; alcuni hanno funzione produttiva, altri protettiva, altri invece sono lasciati alla libera evoluzione.

Se volete riscoprire le attività legate all’utilizzo del bosco ai tempi della Serenissima fate una tappa al Museo del legno e della Segheria Veneziana ad Aplis di Ovaro. Un’esposizione che illustra la storia del lavoro nella filiera del legno, a Ovaro, a partire dal ‘700: dall’esbosco alla fluitazione, alla lavorazione in segheria, dove le grandi seghe veneziane erano azionate dalla forza motrice dell’acqua.

Autore

CarniaMusei. Museo del Legno e della Segheria di Aplis.

Fonte

www.carniamusei.org

Relazione

#LandscapeofLife

Citazione

Carnia Musei - Rete Museale della Carnia, ““BOSCHI BANDITI” O “BOSCHI DI SAN MARCO”. Siti di interesse storico e grande pregio naturalistico.,” Patrimonio - Museo Dolom.it, accessed November 15, 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/5508.

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