Cavallera
Dublin Core
Titolo
Cavallera
Descrizione
Un tempo la Cavallera costituiva un tratto della strada principale che percorreva la Valle del Biois, e grazie alla sua conformazione che alternava spazi stretti tra la vegetazione a piccole radure erbose permetteva ai cittadini di utilizzarla per eventi, campi sportivi, e nel periodo fascista come palestra per gli esercizi ginnici dei piccoli balilla.
Non mancano le leggende legate a questo luogo, come quella del "Zannini": uomo facoltoso che dopo una vita da usuraio a spese degli abitanti di Forno di Canale fu seppellito nel vecchio cimitero della chiesa della Pieve di San Giovanni Battista. Si dice che il becchino, stanco dei lamenti dell'anima del defunto che stava pagando per i suoi peccati, decise di trasferire il feretro in un luogo remoto proprio lungo la Cavallera e che ancora oggi, al calar del sole, si possano sentire i lamenti del fantasma Zannini.
Un racconto più recente invece ci narra di una donna in viaggio su di un carro trainato da due mucche che, forse per la stanchezza, perse il controllo rischiando di cadere a valle. Capendo la gravità della situazione invocò l'aiuto di san Silvestro perchè mettesse la mano sul freno del carro, questo l'ascoltò e la donna fu in grado di tornare a casa sana e salva insieme alle sue mucche. Oggi sul luogo si erge un capitello dedicato al Santo che la salvò da morte certa.
Dal 2008, 15 grandi massi di dolomia con affisse delle formelle bronzee ci guidano lungo il percorso della Via Crucis voluta dal sindaco di Canale d'Agordo Rinaldo De Rocco in occasione del trentennale dell'elezione a Papa del compaesano Albino Luciani.
Si tratta di un'opera fortemente voluta da tutta la comunità tanto che le formelle, realizzate ad opera dell'artista Franco Murer, furono interamente pagate con le donazioni dei cittadini.
Dopo l'alluvione di Vaia del 2018 che spazzò via gran parte del sentiero, la 15^ stazione fu collocata in un luogo più sicuro, e la ciclabile risistemata per permettere ai pellegrini di percorrere nuovamente la Cavallera.
Non mancano le leggende legate a questo luogo, come quella del "Zannini": uomo facoltoso che dopo una vita da usuraio a spese degli abitanti di Forno di Canale fu seppellito nel vecchio cimitero della chiesa della Pieve di San Giovanni Battista. Si dice che il becchino, stanco dei lamenti dell'anima del defunto che stava pagando per i suoi peccati, decise di trasferire il feretro in un luogo remoto proprio lungo la Cavallera e che ancora oggi, al calar del sole, si possano sentire i lamenti del fantasma Zannini.
Un racconto più recente invece ci narra di una donna in viaggio su di un carro trainato da due mucche che, forse per la stanchezza, perse il controllo rischiando di cadere a valle. Capendo la gravità della situazione invocò l'aiuto di san Silvestro perchè mettesse la mano sul freno del carro, questo l'ascoltò e la donna fu in grado di tornare a casa sana e salva insieme alle sue mucche. Oggi sul luogo si erge un capitello dedicato al Santo che la salvò da morte certa.
Dal 2008, 15 grandi massi di dolomia con affisse delle formelle bronzee ci guidano lungo il percorso della Via Crucis voluta dal sindaco di Canale d'Agordo Rinaldo De Rocco in occasione del trentennale dell'elezione a Papa del compaesano Albino Luciani.
Si tratta di un'opera fortemente voluta da tutta la comunità tanto che le formelle, realizzate ad opera dell'artista Franco Murer, furono interamente pagate con le donazioni dei cittadini.
Dopo l'alluvione di Vaia del 2018 che spazzò via gran parte del sentiero, la 15^ stazione fu collocata in un luogo più sicuro, e la ciclabile risistemata per permettere ai pellegrini di percorrere nuovamente la Cavallera.
Autore
Museo Albino Luciani
Fonte
Franco Murer Arte e Pietà in un sentiero del bosco
Data
2008
Relazione
https://www.facebook.com/AlbinoLucianiMUSAL/posts/1939688292853616
Collezione
Citazione
Museo Albino Luciani MUSAL, “Cavallera,” Patrimonio - Museo Dolom.it, accessed November 15, 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/5515.