Cimolais ieri ed oggi
Dublin Core
Titolo
Cimolais ieri ed oggi
Descrizione
Il paesaggio che oggi conosciamo è il risultato dell’evoluzione socio-economica nel millenario rapporto fra l’uomo e a natura. La specie umana ha da sempre interagito con l’ambiente in cui si è insediata, trasformandolo, creando via via nuovi paesaggi, creando una realtà dinamica in continuo cambiamento ed in strettissima relazione con la vita di ogni comunità, di ogni popolo e con gli individui che la compongono. La storia di ciascuno si colloca in luoghi fisici che sono costituiti da paesaggi: immagini che si sedimentano nella mente, evocano emozioni, sentimenti e costruiscono l’idea di paesaggio di ciascuno.
Le immagini di Cimolais e del suo territorio ben illustrano ciò che è accaduto nel tempo.
Come in tutto il resto dell’Italia anche qui si sono alternati periodi di presenza umana importante con la relativa attività agricola intensa ed un paesaggio ordinato e pulito in cui si susseguiva il disegno degli appezzamenti con le diverse colorazioni delle specie coltivate , il volume pieno dei boschi di latifoglie e sempreverdi interrotto dal vuoto dei pascoli, con altri di abbandono più o meno totale che hanno creato e creano il terzo paesaggio quello dei margini, quello dell’abbandono.
Anche gli abitati subiscono le medesime trasformazioni, immutati per lungo tempo, vengono abbandonati, in tutto o in parte, trasformandosi in ruderi oppure, peggio ancora, cambiano perdendo la dignità delle loro funzioni originarie. Anche le architetture, gli elementi che le compongono hanno assunto nei secoli un carattere simbolico e identitario in cui una comunità si riconosce. La montagna è da decenni spopolata ed il passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale a post industriale è già avvenuto facendo entrare nel mito l’alpeggio come pure la transumanza. La percezione dei mutamenti delle forme però si ha solo ora dopo quasi mezzo secolo in cui il passaggio è avvenuto.
Il paesaggio sta virando in selva oscura e priva di identità, di scarso valore sia economico che estetico.
Le immagini di Cimolais e del suo territorio ben illustrano ciò che è accaduto nel tempo.
Come in tutto il resto dell’Italia anche qui si sono alternati periodi di presenza umana importante con la relativa attività agricola intensa ed un paesaggio ordinato e pulito in cui si susseguiva il disegno degli appezzamenti con le diverse colorazioni delle specie coltivate , il volume pieno dei boschi di latifoglie e sempreverdi interrotto dal vuoto dei pascoli, con altri di abbandono più o meno totale che hanno creato e creano il terzo paesaggio quello dei margini, quello dell’abbandono.
Anche gli abitati subiscono le medesime trasformazioni, immutati per lungo tempo, vengono abbandonati, in tutto o in parte, trasformandosi in ruderi oppure, peggio ancora, cambiano perdendo la dignità delle loro funzioni originarie. Anche le architetture, gli elementi che le compongono hanno assunto nei secoli un carattere simbolico e identitario in cui una comunità si riconosce. La montagna è da decenni spopolata ed il passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale a post industriale è già avvenuto facendo entrare nel mito l’alpeggio come pure la transumanza. La percezione dei mutamenti delle forme però si ha solo ora dopo quasi mezzo secolo in cui il passaggio è avvenuto.
Il paesaggio sta virando in selva oscura e priva di identità, di scarso valore sia economico che estetico.
Autore
Carla Sacchi
Fonte
"Cimolais ieri ed oggi" - pubblicazione Ecomuseo Lisa Aganis
Data
Cimolais ovest - 1930-2019
Relazione
gestione e trasformazione del paesaggio
Citazione
Rita Bressa, “Cimolais ieri ed oggi,” Patrimonio - Museo Dolom.it, accessed November 15, 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/5621.