La colonia del villaggio corte di cadore
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Titolo
La colonia del villaggio corte di cadore
Descrizione
La colonia attiva nel periodo 1959 - 1992, venne progettata da Edoardo Gellner per ospitare 600 bambini di tutte le età, si estende su una superficie di circa 6,5 ettari ed è composta di 17 edifici. Le lunghissime rampe di collegamento tra un padiglione e l’altro sono animate da finestre di varie dimensioni e allegri colori delle pareti. Anche se la struttura è in disuso da molti anni, con alcune parti che denotano fenomeni di degrado, è possibile visitarla grazie alle iniziative di apertura al pubblico di Dolomiti Contemporanee. Il complesso conserva tutto il suo fascino; si percepiscono le destinazioni originali dei locali, i giochi di luce interni, si apprezzano i diversi accostamenti dei materiali utilizzati, le finestre e le grandi vetrate che proiettano la vista sul paesaggio esterno.
Per gran parte dei dipendenti dell’ENI, nel trentennio di attività del villaggio, le villette, la colonia e il campeggio hanno rappresentato l’unica possibilità di godere di un periodo di vacanza in montagna. L’organizzazione aziendale dell’ENI, così come voluta dal suo presidente Enrico Mattei, era orientata al benessere dei propri dipendenti e consentiva ai bambini delle varie fasce di età di soggiornare nella colonia o nel campeggio.
“Poi c’erano le vacanze: l’Eni aveva un bellissimo villaggio vicino a Cortina con due alberghi e casette bellissime, indipendenti e funzionali. All’interno del villaggio c’era anche la colonia, e poi c’era i campeggio, con delle tende rialzate e delle parti in legno. Mio figlio ci è andato a partire dai sei anni, i soggiorni duravano tre settimane e moltissimi bambini partecipavano. Si trovavano tutti bene, era uno splendido modo per socializzare e per imparare a stare lontano da casa: in quei giorni mio figlio imparava gli accenti di tutte le parti d’Italia, era un modo per conoscere bambini che venivano da lontano. Fra l’altro i contatti non finivano con il rientro a casa: durante l’anno si scrivevano, così mantenevano le amicizie”
(Intervista a Loredana Peletti, 5 giugno 2012 - estratto da “La piccola America” - Sessant’anni di storia con il gas naturale a Crema di Nicoletta Bigatti - 2013).
Per gran parte dei dipendenti dell’ENI, nel trentennio di attività del villaggio, le villette, la colonia e il campeggio hanno rappresentato l’unica possibilità di godere di un periodo di vacanza in montagna. L’organizzazione aziendale dell’ENI, così come voluta dal suo presidente Enrico Mattei, era orientata al benessere dei propri dipendenti e consentiva ai bambini delle varie fasce di età di soggiornare nella colonia o nel campeggio.
“Poi c’erano le vacanze: l’Eni aveva un bellissimo villaggio vicino a Cortina con due alberghi e casette bellissime, indipendenti e funzionali. All’interno del villaggio c’era anche la colonia, e poi c’era i campeggio, con delle tende rialzate e delle parti in legno. Mio figlio ci è andato a partire dai sei anni, i soggiorni duravano tre settimane e moltissimi bambini partecipavano. Si trovavano tutti bene, era uno splendido modo per socializzare e per imparare a stare lontano da casa: in quei giorni mio figlio imparava gli accenti di tutte le parti d’Italia, era un modo per conoscere bambini che venivano da lontano. Fra l’altro i contatti non finivano con il rientro a casa: durante l’anno si scrivevano, così mantenevano le amicizie”
(Intervista a Loredana Peletti, 5 giugno 2012 - estratto da “La piccola America” - Sessant’anni di storia con il gas naturale a Crema di Nicoletta Bigatti - 2013).
Autore
MyDolomitesHome
Fonte
MyDolomitesHome
Collezione
Citazione
Stefano Zardini Lacedelli, “La colonia del villaggio corte di cadore,” Patrimonio - Museo Dolom.it, accessed November 15, 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/5638.