ANCHE SE È SBAGLIATA, VA BENE.

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Titolo

ANCHE SE È SBAGLIATA, VA BENE.

Descrizione

Quando fatti inspiegabili si susseguono, l'animo umano vaga in cerca di risposte e non serve che siano quelle corrette: la paura si placa, se la maggioranza della comunità trova una colpevole, una diversa da additare e sospettare.
Il giudizio può esulare dalla verità, se un capo espiatorio diventa vittima sacrificale.
Se in un letto:
• qualche filo si annodava con le piume del cuscino,
• formava un cerchio privo di giunture,
• la disposizione delle piume aveva un dritto e un rovescio uniforme,
• tutte le venature erano nello stesso senso... la prova di una fattura mortale era evidente.
I fili che formavano una croce, grovigli di piume in cui si distinguevano figure di occhi (che richiamavano il malocchio) erano accolte con timore e diffamazione pubblica.
Ad Andreis due bambine, Osvalda Salvador e Ursula Vittorello, pulivano la chiesa quando notarono che la statua della Madonna si muoveva.
Maria predisse sventure e accusò le streghe di diffondere la possessione demoniaca fra la gente del paese. Presto, anche nella vicina Barcis, la statua mariana rivelò situazioni pericolose.
I poteri malefici si ereditavano dalle donne della famiglia, creando stirpi maledette dall'infamia del pettegolezzo.
Durante le celebrazioni religiose, i comportamenti e l'aspetto erano vagliati. Convulsioni, tremori, tic, macchie della pelle, erano segni distintivi di un corpo che ospitava il maligno.
La separazione dalla pieve di Barcis, con la costruzione del nuovo edificio di culto ad Andreis, provocò instabilità nelle due comunità.
Ad Andreis, una signora svenne dopo che il pievano l'aveva benedetta. Inoltre, il marito le aveva dato degli Agnus Dei che provocarono le sue urla.
L'apparizione miracolosa della Madonna aveva attivato guarigioni e la possessione collettiva?
I sintomi erano: agitazione, grida, salti, capelli sciolti e rispondere presentandosi con un nome maschile o di un bestia (fantastica o reale).
Come entravano nelle donne i demoni?
Bastava mangiare una noce o un piatto di minestra.
Le noci erano alimento fondamentale per superare i periodi di carestia, curare le piaghe infantili e preparare il nocino rituale del solstizio estivo. Erano simbolo delle streghe e offerta caritatevole della questua cristiana.
I rami del noce venivano inseriti nel mazzo di San Giovanni e con i malli verdi si tingeva la lana per gli abiti delle spose più ricche.
Le piante raccolte nella notte di San Giovanni fungevano da farmacia raminga e amuleto per la transumanza. Il mazzo, appeso vicino le entrate degli stavoli, proteggeva dagli spiriti nefasti. Chi lo legava, unendo piante tramandate oralmente dalle donne, poteva essere una strega. Erbe e rugiada erano ingredienti delle focaccine curative di San Giovanni. Le herbarie, le levatrici, le curiose discendenti di Eva e di Lilith, erano state stimate… prima di essere accusate.
Nell'estate del 1663, due donne incriminate furono linciate perché si vantavano della loro cattiveria. Le persone che le ammazzarono con calci, bastonate e sassate erano giustificate dall'ordine della Madonna di castigare le possedute.
A messa, una donna che temeva di essere accusata, giunse armata di lame e si difese dagli attacchi.
Le colpevoli erano vedove, sorelle, malate e credenti che si confessavano e partecipavano assiduamente alle funzioni e alle confessioni. In barba alla superstizione che le voleva poco praticanti.

Autore

Sibilla Pinocchio

Collezione

Citazione

Sibilla Pinocchio, “ANCHE SE È SBAGLIATA, VA BENE.,” Patrimonio - Museo Dolom.it, ultimo accesso il: 24 novembre 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/5724.

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