Il matocio

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Titolo

Il matocio

Descrizione

Il carnevale storico di Valfloriana ha luogo nel giorno di sabato grasso, e consiste in un lunghissimo giro di questua, che dalla mattina fino all’imbrunire abbraccia tutte le frazioni, dalla più alta, Sicina, fino a Casatta in fondovalle.
Tre tipi di figure si susseguono nel corteo. I primi, quelli che sono anche i più conosciuti, sono i matòci o barbi mascherati, scampananti e vocianti, cui i paesani oppongono breve resistenza intrecciando dei vivaci contrèst verbali, dei veri e propri interrogatori basati su tutta una serie di domande strampalate legate a situazioni locali con cui si cerca di scoprire l’identità di chi si nasconde dietro la maschera. I simboli del matòcio sono la maschera di legno con disegnati barba e baffi, il bastone, fatto con un ramo di nocciolo e un campanaccio allacciato in vita.
Seguono, con i sonadóri, gli arlechini danzanti, a volto scoperto sotto un’alta capucia conica e abiti bianchi coperti da nastri e pizzi colorati, che accompagnano ieratici e silenziosi la coppia degli spósi. Chiudono il corteo i paiaci, con una sequela di mute pantomime ridanciane, straccione e burlesche.

Autore

Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

Fonte

"MUSEO DEGLI USI E COSTUMI DELLA GENTE TRENTINA. NUOVA GUIDA ILLUSTRATA" a cura di Giovanni KEZICH, Eriberto EULISSE, Antonella MOTT

Relazione

Per approfondimenti sulle mascherate tradizionali consultate il sito www.carnivalkingofeurope.it

Citazione

Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, “Il matocio,” Patrimonio - Museo Dolom.it, accessed November 15, 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/4129.

Formati di uscita