Il ricordo speciale
Dublin Core
Titolo
Il ricordo speciale
Soggetto
#DonneDoloMitiche #DoloMythicWomen (seconda edizione campagna DolomitesMuseum)
Descrizione
E' il mio ricordo speciale...
Mi teneva per mano, quando ci si avviava nel bosco alla ricerca dei suoi fiori.
Lo facevamo canticchiando, così da concedere ai folletti il tempo di nascondersi...e di spiarci.
Lei cantava ma io mi zittivo e con gli occhi li cercavo, speravo in qualche spiritello pigro, come lo ero io.
Ma gli spiritelli del bosco sono tutti vispi e arzilli.
Niente da fare!
Quando trovava il fiore o l'erbetta che cercava, mi lasciava la mano per raccoglierli e per spiegarmi i loro poteri...
Potevo accarezzare i più innocui, i più sicuri.
Il mio occhio di bimba ammirava il candore dei petali, il loro profumo,
Mi ammoniva quando azzardavo a toccare gli altri... quelli del male li chiamava.
Nel suo cestino li riponeva con cura, uno accanto all'altro come piccoli neonati in un fasciatoio.
Li conosceva e li chiamava per nome e come dei figli mi decantava le lodi o le marachelle di ognuno;
ma quando arrivavamo alla radura dei piccoli fiori viola si fermava, mi faceva coprire naso e bocca con la mano e correvamo via lontano, lontano.
[…]
Era bellissimo ed era così facile fuggire dal male...allora.
Era bellissimo vederla intenta a preparare i suoi filtri incantati per far sparire dolore e peccati.
Era bellissimo vederla recitare le formule magiche per chiamare i folletti buoni e chiuderli nei vasetti assieme alle pozioni.
Era bellissimo starle accanto allora e adesso
per mano al mio spiritello pazzerellone, in ogni attimo.
Foto per gentile concessione di Massimo Bertoli
Mi teneva per mano, quando ci si avviava nel bosco alla ricerca dei suoi fiori.
Lo facevamo canticchiando, così da concedere ai folletti il tempo di nascondersi...e di spiarci.
Lei cantava ma io mi zittivo e con gli occhi li cercavo, speravo in qualche spiritello pigro, come lo ero io.
Ma gli spiritelli del bosco sono tutti vispi e arzilli.
Niente da fare!
Quando trovava il fiore o l'erbetta che cercava, mi lasciava la mano per raccoglierli e per spiegarmi i loro poteri...
Potevo accarezzare i più innocui, i più sicuri.
Il mio occhio di bimba ammirava il candore dei petali, il loro profumo,
Mi ammoniva quando azzardavo a toccare gli altri... quelli del male li chiamava.
Nel suo cestino li riponeva con cura, uno accanto all'altro come piccoli neonati in un fasciatoio.
Li conosceva e li chiamava per nome e come dei figli mi decantava le lodi o le marachelle di ognuno;
ma quando arrivavamo alla radura dei piccoli fiori viola si fermava, mi faceva coprire naso e bocca con la mano e correvamo via lontano, lontano.
[…]
Era bellissimo ed era così facile fuggire dal male...allora.
Era bellissimo vederla intenta a preparare i suoi filtri incantati per far sparire dolore e peccati.
Era bellissimo vederla recitare le formule magiche per chiamare i folletti buoni e chiuderli nei vasetti assieme alle pozioni.
Era bellissimo starle accanto allora e adesso
per mano al mio spiritello pazzerellone, in ogni attimo.
Foto per gentile concessione di Massimo Bertoli
Autore
Fedora D'Angelo (foto Massimo Bertoli)
Fonte
https://www.facebook.com/100007726415263/posts/2858068171127369/?extid=0&d=n
Collezione
Citazione
Fedora D'Angelo (foto Massimo Bertoli), “Il ricordo speciale,” Patrimonio - Museo Dolom.it, ultimo accesso il: 16 novembre 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/4905.