I canpanòte
Dublin Core
Titolo
I canpanòte
Descrizione
I “CANPANÒTE” DI COSTALTA DI CADORE
La settimana che precede S. Anna, la Santa patrona del paese comeliano, soprattutto nelle ore serali, si diffonde, a Costalta di Cadore e nei dintorni, il caratteristico e tradizionale suono dei "canpanòte".
Salgono sul campanile i "suonatori", che ripetono i movimenti cadenzati, trasmessi da generazioni, per far generare, dalle campane, il caratteristico, un po' ripetitivo, riconoscibile suono. Si capisce che è “aria di festa”, che è la settimana della Patrona. E fervono i preparativi con addobbi floreali e archi nelle stade, dove, a conclusione della ricorrenza, in serata, passa la processione con la statua lignea della Santa.
Sulla tradizione dei “canpanòte” pare non ci sia nulla di documentale nè orale. L'uso di suoni particolari, oltre al normale rintocco delle ore e dell'avviso per le Messe, era diffuso dappertutto nelle vallate della Carnia e del Cadore ed era legato alla tradizione aquileiese. "Canpanòte", in forme diverse, si odono dappertutto in Cadore, e c'era anche qui, in passato, l'uso di suonare "campane a martello" per segnalare l’arrivo di temporali, incendi e pericoli per la comunità.
La registrazione della “musica dei canpanòte” è stata effettuata a Costalta, da Paolo De Villa, uno dei “suonatori”, nella settimana di S. Anna 2013 e pubblicata su YouTube.
Puoi vedere il filmato su YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=bctqeMKvR5o
La settimana che precede S. Anna, la Santa patrona del paese comeliano, soprattutto nelle ore serali, si diffonde, a Costalta di Cadore e nei dintorni, il caratteristico e tradizionale suono dei "canpanòte".
Salgono sul campanile i "suonatori", che ripetono i movimenti cadenzati, trasmessi da generazioni, per far generare, dalle campane, il caratteristico, un po' ripetitivo, riconoscibile suono. Si capisce che è “aria di festa”, che è la settimana della Patrona. E fervono i preparativi con addobbi floreali e archi nelle stade, dove, a conclusione della ricorrenza, in serata, passa la processione con la statua lignea della Santa.
Sulla tradizione dei “canpanòte” pare non ci sia nulla di documentale nè orale. L'uso di suoni particolari, oltre al normale rintocco delle ore e dell'avviso per le Messe, era diffuso dappertutto nelle vallate della Carnia e del Cadore ed era legato alla tradizione aquileiese. "Canpanòte", in forme diverse, si odono dappertutto in Cadore, e c'era anche qui, in passato, l'uso di suonare "campane a martello" per segnalare l’arrivo di temporali, incendi e pericoli per la comunità.
La registrazione della “musica dei canpanòte” è stata effettuata a Costalta, da Paolo De Villa, uno dei “suonatori”, nella settimana di S. Anna 2013 e pubblicata su YouTube.
Puoi vedere il filmato su YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=bctqeMKvR5o
Autore
Museo Regianini Surrealismo
Fonte
https://www.facebook.com/museoregianini/posts/304566614486894
Collezione
Citazione
Museo Regianini Surrealismo, “I canpanòte,” Patrimonio - Museo Dolom.it, ultimo accesso il: 15 novembre 2024, https://patrimonio.museodolom.it/items/show/5249.