Ciodo
Dublin Core
Titolo
Descrizione
Nella regione zoldana, il termine italiano chiodo si rende con la parola ladina ciodo.
Ma di chiodi non ne esiste solo un tipo e la lingua delle vallate ha un nome diverso per ogni uso.
Ad esempio, con picàndol/pich, ci riferiamo a un gancio per appendere qualcosa. Broca indica un chiodo da scarpa, mentre somesat è un lungo chiodo di oltre 20 cm lavorato a mano, con sezione quadrangolare, utilizzato in carpenteria per la costruzione dei tetti (par fà cuert) e per fissare le travi (par inciodà i traaf).
‘Strafit’, un altro termine per indicare chiodo, è anche utilizzato per descrivere una persona molto magra.
Ma il ciodo non è solo un oggetto inanimato; è parte di una filastrocca radicata nella memoria: debiton - pagaron - con chè? - con broche e con cio' (trad. italiana: faremo debiti - pagheremo - con cosa? Con brocche e chiodi). Questa filastrocca evoca i ritmi battenti dei magli e dei martelli, alludendo alla precarietà economica del ciodarot, una delle principali attività lavorative che ha garantito la sopravvivenza delle popolazioni nei secoli passati.
Le immagini ci narrano visivamente l'arte e la fatica di chi ha plasmato la storia del ciodo nella Val di Zoldo. Dalle raccolte di chiodi alla postazione di lavoro del ciodarot, dalle lavorazioni tipiche ai chiodini per tomaia.
Trascrizione delle registrazioni audio
Filastrocca evocativa dei ritmi battenti dei magli e dei martelli e allusiva alla precarietà economica del ciodarot
debiton, pagaron, con chè? con broche e con cio' (trad. italiana: faremo debiti - pagheremo - con cosa? Con brocche e chiodi)
Modi di dire:
Avé l cul che zonca ciodi (trad. italiana: avere una gran paura)
Didascalie immagini/video
Foto 1: raccolta di chiodi.
Foto 2: raccolta di chiodi e altre lavorazioni.
Foto 3: vari chiodi; Data: novembre 2023; Autore: Gualtiero Bonera; Provenienza: Musei degli Usi e Costumi della Val di Goima; Licenze: proprietà del Comune di Val di Zoldo.
Foto 4: la postazione di lavoro del ciodarot
Foto 5: una tipica lavorazione: i chiodini (in zoldano ciodign) per tomaia; Provenienza: interni del Museo del Ferro del Chiodo; Licenze: proprietà del Comune di Val di Zoldo.