Il post Vaia
Dopo il disastro del 28 Ottobre scorso è stato necessario stilare una lista di proposte per cercare di rimediare ai danni della tempesta.
Elenchiamo di seguito alcune di queste proposte che sono state fatte direttamente dalla popolazione del territorio interessato dalla tempesta Vaia :
1. Recupero del legname per mano di un’unica regia e non di singole persone, per rafforzare anche il concetto di Dolomiti patrimonio delle comunità; individuazione delle priorità, assistenza ai proprietari pubblici e privati per evitare che soccombano a fenomeni speculativi nella compravendita del legname.
2. Sospensione delle utilizzazioni forestali nella logica di una rinegoziazione delle quantità da prelevare.
3. Gli interventi di messa in sicurezza e tutela idrogeologica come quelli volti al contenimento dei fenomeni valanghivi devono non solo risolvere le problematiche dell'emergenza ma anche progettare in un'ottica di prevenzione. Ripristinare una funzione paesaggistica, ricreativa, produttiva e sempre in una visione di prevenzione, migliorare la qualità ambientale (acque, sorgenti, aria) e gestire l’ accrescimento della biodiversità.
4. Recuperare un rapporto stretto con la cura della montagna, delle foreste e degli alpeggi.
5. È necessaria una nuova fase di pianificazione poiché la gestione delle foreste non dovrà ignorare gli effetti dei cambiamenti climatici. Nella pianificazione forestale sarà opportuno dare la massima importanza alla conservazione delle foreste vetuste, alle piante monumentali. La foresta, nel suo insieme, va recuperata come bene comune e perché questo avvenga sarà necessario far comprendere il valore del lavoro e del tempo necessario per una buona ricostituzione: la Natura ha i suoi tempi, e il “bello” a cui siamo abituati (tutto in ordine, pulito, ordinato) non sempre corrisponde al bello reale di una foresta naturaliforme che è quella disetanea e irregolare.
6. Potenziare la ricerca scientifica, che potrebbe garantire lavoro a tante persone
7. E' necessaria una maggiore attenzione nella gestione della viabilità forestale, nella regimazione anche di piccoli e minimi corsi d’acqua facendo attenzione a salvaguardare (salvo alcuni interventi necessari per motivi di sicurezza), le zone umide.