La passeggiata-laboratorio
Il 12 agosto 2020 Gli Echi della Natura ha guidato i violinisti dell'Academy, visitatori e turisti in una passeggiata-laboratorio nel parco naturale di Pieve di Cadore. La giornata si chiama “Echi del Legno”. Durante la mattinata, la guida ambientale Roberto Menardi accompagna alla scoperta dei preziosi boschi di larici, faggi e abeti lungo i sentieri del Monte Ricco. Partendo dalla Piazza Tiziano in centro a Pieve di Cadore, un gruppo di circa 40 persone si avvia lungo il percorso che porta alle rovine di Batteria Castello, un edificio militare costruito alla fine dell’800 e poi ridotto parzialmente in rovina dagli austriaci alla fine della Prima Guerra Mondiale. Arrivati alla curva dell’ampio stradone che sale sopra il Museo dell’Occhiale si comincia con la prima tappa di fronte ad un ampio panorama su Pieve: Roberto introduce alcuni elementi sulla storia e sull’ecosistema circostante.
Si riprende il cammino entrando quindi nel bosco: la meraviglia di fronte agli imponenti faggi lungo il viale, apre la riflessione sulle piante di importazione e sul loro adattamento a diversi ecosistemi. L’habitus di questi maestosi alberi, infatti, è molto diverso dai faggi “nostrani”, ed è molto probabile che le piantine giungessero da località come il Cansiglio, dominato dalla Serenissima. Il sentiero diventa più stretto e si esce dal bosco arrivando allo spiazzo soleggiato di Batteria Castello: qui il gruppo si raccoglie intorno ad una tavolo e ascoltando le parole della guida tutti ammirano un panorama limpido sugli Spalti di Toro, le selve di Vedorcia e il Lago di Centro Cadore. Roberto racconta come nasce un abete: dal suo zaino escono semi, piccole piantine e sezioni di tronchi che raccolgono la meraviglia dei partecipanti, grandi e piccoli. Dopo quasi un’ora di cammino, la parte finale della passeggiata è mozzafiato: un sentiero stretto e pieno di radici esposte porta nella parte più selvaggia del bosco e verso la cima del Monte Ricco.
La sound designer Federica Furlani suggerisce ai partecipanti di ascoltare ciò che accade intorno e di registrare semplicemente con i propri telefonini i momenti che ritengono più particolari del paesaggio sonoro circostante. Il materiale registrato verrà utilizzato durante l’aperitivo elettronico pomeridiano. Roberto Menardi si apposta vicino ad un abete eccezionale ed estrae dal tronco un sottilissimo cilindro di legno umido e profumato: è l’essenza di quell’abete, morbida e vitale. La passeggiata si avvia al termine e si scende verso il Parco Roccolo, accedendo alla strada principale in ghiaia.