La linea Barcis - Staro Selo
Nella gola del torrente Susaibes di Andreis: un geosito di importanza regionale*
Si definisce Geosito un luogo meritevole di protezione e conservazione per alcuni aspetti geologici e la regione Friuli Venezia Giulia ha individuato nella gola del Torrente Susaibes presso Andreis un sito di particolare interesse scientifico e paesaggistico.
Si trova nell’ambito del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane ed è un luogo affascinante dal punto di vista geologico – strutturale, geomorfologico e idrogeologico.
Nella gola del Torrente Susaibes e nel versante occidentale del Monte Raut sono esposti gli effetti geologici e geomorfologici legati alla presenza di un importante lineamento tettonico.
Questo è denominato Linea Barcis – Staro Selo ed attraversa per oltre 100 km la Regione Friuli Venezia Giulia: è una delle principali strutture tettoniche che interessano le Prealpi friulane estendendosi longitudinalmente dalla valle dell’alto Isonzo (Staro Selo è un abitato in territorio sloveno) fino a Ovest di Barcis.
Si tratta di un sovrascorrimento a basso angolo, che determina l’accavallamento della Dolomia principale norica (circa 220 milioni di anni fa) sulle torbiditi eoceniche (circa 40 milioni di anni fa) ed, in parte, sulle molasse mioceniche molto più recenti (circa 15 milioni di anni fa). È una linea tettonica che rientra nella fase deformativa neoalpina, sviluppatasi a partire dall’Oligocene sup. (30 milioni di anni fa) e tuttora in atto.
Essa produce lungo tutta la sua estensione fasce imponenti di rocce frantumate (dette cataclasiti) che danno luogo ad un tipico “paesaggio di faglia” (visibile anche a Forcella di Pala Barzana, Monti Dagn e Ceccon, Lusevera, Monteaperta).
La gola del Susaibes è uno dei punti di osservazione più significativi e facilmente raggiungibili del lungo fronte del sovrascorrimento Barcis – Staro Selo. L’accessibilità al sito lungo il torrente è facilitata dai percorsi naturalistici ed escursionistici di San Daniele e del Mont Cjavac. Risalendo la Val Susaibes il geosito risalta improvvisamente per la brusca variazione del paesaggio. Le manifestazioni più evidenti degli effetti delle deformazioni si riscontrano lungo una fascia ampia circa 300 metri, a cavallo della seconda briglia nell’alveo del torrente.
Lungo la Val Susaibes, impostatasi in corrispondenza di una dislocazione trasversale alla Linea Barcis – Staro Selo, le scaglie tettoniche, costituite da Dolomia Principale, si affastellano le une sulle altre con trasporto verso Sud, formando una complessa antiforme frontale.
Gli strati dolomitici si presentano verticalizzati con diffusi ed evidenti specchi di faglia. L’enorme pressione sviluppata e l’elevato attrito hanno determinato la cataclasi delle dolomie in diverse fasce disposte lungo allineamenti trasversali alla valle. Lungo i versanti prospicienti la gola si nota inoltre la diffusa presenza di aree soggette ad erosione accelerata.
Tutto ciò determina una notevole produzione di detrito, anche grossolano, che si accumula nell’alveo e la morfologia a “calanchi” dei fianchi. A causa dell’elevato grado di frammentazione delle rocce e della continuità dei processi, i versanti risultano privi di vegetazione arboreo – arbustiva. Lungo il torrente si osserva anche una vistosa piega a ginocchio che determina la giacitura verticale degli strati.
Circa 500 metri a Nord della seconda briglia alla base di un’ampia falda detritica, qualche metro al di sopra dell’alveo, sgorga copiosa una sorgente chiamata “aga dal Muscle” (acqua del muschio).
I toponimi che indicano alcuni siti in sinistra idrografica del torrente sono significativi dell’elevata instabilità dei versanti: si distinguono Plangiaria (piano della ghiaia), Gravons (ghiaioni) e Monte Toc (monte marcio).
* Fotografie tratte dal Catasto Regionale dei Geositi. Autorizzazione alla pubblicazione delle immagini esclusivamente concessa all'Associazione Lis Aganis - Ecomuseo regionale delle Dolomiti Friulane nell'ambito di "Dolomites Museum - Officina di Storie". Unità organizzativa responsabile: Servizio geologico, Direzione centrale Ambiente ed Energia, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia.